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Osservatorio Nazionale Amianto

Comitato ONA di Cosenza ODV

STATO DELL'ARTE DEL RISCHIO AMIANTO IN CALABRIA ILLUSTRATO DAL PRESIDENTE ONA COSENZA ING. GIUSEPPE INFUSINI - ONA Cosenza
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L’amianto in Calabria rappresenta un pericolo concreto per la salute pubblica a tutt’oggi ancora sottovalutato dalle Istituzioni. L’applicazione e gli adempimenti della Legge Regionale 14/2011 sono disattesi e manca un progetto politico che metta in agenda la questione amianto sia in ordine all’attuazione delle norme di tutela sanitaria che del sostegno finanziario alle bonifiche dei privati. Sussistono conflitti di competenza tra ASP ed ArpaCal in merito alla verifica dello stato di conservazione dei materiali contenenti amianto ed i sindaci non sanno come comportarsi in merito alla segnalazioni. L’ONA Cosenza ha proposto un protocollo delle segnalazioni che i comuni stanno adottando per la determinazione dell’indice di degrado delle coperture in cemento amianto e le conseguenti misure da adottare sulla base dell’algoritmo di cui all’allegato 6 del PRAC (Piano Regionale Amianto Calabria), quest’ultimo scaduto da oltre tre anni rendendo la stessa regione inadempiente. L’ONA Cosenza ha supportato diversi comuni nella stesura del Piano Comunale Amianto (Acri, Mandatoriccio, Rose, Castrolibero) la cui adozione è resa obbligatoria dalla L. Regionale 14/2011 ed a tutt’oggi tali Piani (completi di mappatura georeferenziate in ambito GIS) sono privi sostegno economico da parte della Regione. L’ONA si sta battendo da tempo per l’apertura di uno Sportello Regionale Amianto, per il sostegno economico dei Piani Comunali Amianto e per l’aggiornamento del PRAC. Ogni ritardo nell’attuazione di tali adempimenti costituisce una colpa grave sia dal punto di vista istituzionale che morale per l’aumento del rischio espositivo specialmente a carico delle nuove generazioni. Le morti per amianto pesano come un macigno nelle coscienze di chi trascura ed omette di applicare tutte le disposizioni tese all’eliminazione del rischio amianto. Un esempio di tali omissioni è la sciagurata condotta regionale dei fondi europei per la bonifica degli edifici pubblici (43 milioni di euro) che sono andati persi nel 2020 per pura sciatteria senza che a tutt’oggi nessuno si sia presa la briga di verificare la possibilità di una rimodulazione governativa dei fondi.

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